Ciao Mario! 6


Mario Cipriani

Bastava dire “Mario, ci sarebbe da fare…”. Il “no” non era contemplato. Il Galli per lui è sempre stato un’istituzione e come tale andava rispettata, senza se e senza ma. D’estate, d’inverno. Di giorno, di notte. Spesso mettendoci di tasca propria.
Un amore sviscerato quello di Mario per il Galli e per il Basket. Qualcosa che andava oltre la pura passione sportiva. Modi di fare non sempre ortodossi quando il tifoso prendeva il sopravvento sullo sportivo, tante discussioni per futili motivi, ma non ne ricordo una, dico una, che non sia finita tra sorrisi e abbracci.

Ma la sua umanità e la sua generosità andavano oltre i confini del basket. Era il suo modo di vivere la vita.
Mario era questo, una presenza costante. Un’allegria scanzonata mista ad una ad un filo di malinconia.
E in fondo questa doppia anima non l’ha mai abbandonato. Sacrifici e bocconi amari, nella vita come nello sport, che ha sempre superato con quel suo modo di prendere la vita.
Ieri Mario ci ha lasciati. Nel silenzio della penombra. Quella penombra da cui si ha sempre osservato gli ultimi 30 anni di storia della pallacanestro sangiovannese.

Ne avrei da raccontare di aneddoti, di notti, di trasferte… Ma preferisco ricordarti lì, appoggiato alla balaustra, a dare un rimbrotto al malcapitato di turno, e a dargli la pacca sulla spalla un minuto dopo.

In fin dei conti cos’è la vita se non uno scherzo.

Ti auguro un buon viaggio, magari guidando per l’ultima volta quell’amato pulmino.

Ciao Spadino.


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